Azione consapevole - inconsapevole

Questo scritto é frutto di pensieri sparsi, frammentati, divaganti.

Ogni persona è unica, un universo da scoprire, tale relazione, mi spinge all'arte di comprendere, a muovermi in mondi possibili atti all'esplorazione.

Mi rendo conto che, nella diversità, l'altra persona ha qualcosa da offrire che mi arricchisce, mi fa crescere e mi aiuta a sviluppare una visione più ampia e aperta. Imparo a guardare le cose da prospettive diverse, a comprendere, a relazionarmi in maniera più profonda ed equilibrata. Inoltre, grazie all'esperienza del confine, acquisisco una maggiore consapevolezza del mio stesso ruolo e della mia identità, comprendendo meglio come le mie origini, le mie credenze, le mie esperienze e il mio modo di pensare influenzino la mia visione del mondo. Divento più aperto ai punti di vista altrui, e meno incline al giudizio. In sostanza, grazie alla sfida del confine, imparo a sviluppare un atteggiamento più consapevole, più aperto.

Atelier: parola francese che significa laboratorio, bottega dell'artigiano, luogo dove l'artista con strumenti opportuni realizza, l'apprezzabile.  Ma il luogo o il tempo per tale opera è a sua volta un frammento concettuale da prendere in considerazione senza presunzione, quindi nel darmi ulteriore supporto aggiungo: Techne parola greca che comprende nella lingua Italiana sia il concetto arte, sia la tecnica; questo per la possibilità, la capacità di fare semplicemente qualcosa con strumenti adeguati allo scopo.
La parola arte deriva anche dal concetto di mosaico: comporre frammenti, realizzare, assemblare.  Con frequenza ho il piacere, nonché l'esigenza di ritrovare, elaborare, scomporre e ricomporre elementi abitualmente non riconosciuti, risorse inespresse, potenzialità che soddisfano la motivazione di ciò che vado ad apprendere, anche se spesso, applicando tale modalità, emergono alcune, inevitabili, contraddizioni. 

Entrare in un laboratorio ove vige un leggero disordine mi restituisce l'impressione che vi sia attività, si svolga qualcosa di utile, notare pezzi di materiale sparso, frutto di tagli, di aggiunte, intravvedere il contenitore degli scarti, con il suo dentro, il suo fuori, oppure di ciò che è stato messo da parte; porre l'attenzione sugli strumenti per agire, soddisfa il mio desiderio di conoscenza.

Denis Diderot evidenzia come in un momento giovanile della propria vita, con la fantasia ci si costruisca una splendida statua; per poi impiegare parte consistente del proprio tempo successivo nella vita, a cercare di assomigliare a tale bellissima immagine di sé. Togliere le scorie posatesi, le croste formatesi nel tempo, a volte con sollievo, altre con qualche leggera sofferenza, fare esperienza.

Rendere i confini del sapere flessibili, osmotici, mi appassiona, e mi destabilizza, quasi un viaggio in terre inconsuete, uscendo da abitudini sclerotizzate.

Riflettere che il luogo o il tempo per un'azione che pretende di essere comunicabile in forma scritta; fissa l'attimo imponderabile, trasformandolo semplicemente in una scheggia dell'avvenuto. Procedere con discordanza, e timore dell'incomunicabile. Infatti nel momento successivo in cui vado a dare forma ragionevole, il frammento recepito diventa un: ciò che é stato, ma che non può più essere.

Corro dei rischi, l'incognita sempre presente di non sentirmi efficacemente a casa quando sono dentro i miei confini, rassicuranti, ma stabilmente in procinto di uscirne, con la nascente nostalgia del ritorno, nel calore certo o illusorio di poterne ritornare.
Scopro di essere un timoroso viandante, anche se inizialmente baldanzoso nell'affrontare l'ignoto.
Eppure a passo lento a volte riesco anche a voltarmi pensando che il non essere rimasto sempre nel cortile di casa ad un certo punto, sentendomi sul bordo del confine e della scoperta del nuovo assimilabile incomincio a non sentirmi più del tutto straniero, anche se fuori dal mio abituale territorio cognitivo.


Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze…
Perché non cerca la fine, ma va verso l’infinito.
Giacomo Leopardi


Libere - Flessibili - Opportunità. Lavoro flessibile e sviluppo del benessere lavorativo

- Gestalt Counselor - Dott. Scienze e Tecniche Psicologiche - Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni -

Le azioni utili a rafforzare il potere di scelta, sviluppare un sentimento consono al proprio valore, sono un viatico per nuove energie di vita.